Le raccomandazioni per limitare il rischio di contagio nelle parti comuni degli edifici

 
 
Le raccomandazioni per limitare il rischio di contagio nelle parti comuni degli edifici. Le richieste di agevolazioni dall’associazione di amministratori.

Come si può evitare il contagio da coronavirus in un condominio? Al di là delle raccomandazioni che da qualche giorno sono state fatte sia dalle autorità sanitarie sia da Governo e Regioni per impedire che l’epidemia possa allargarsi ulteriormente, ci sono alcuni comportamenti che non vanno sottovalutati e che, ad esempio, l’amministratore di un condominio dovrebbe diffondere agli abitanti del suo stabile di competenza. Ecco quelli più importanti raccomandati dal ministero della Salute e dal Governo.

Pulizia e disinfezione dei locali

Scrive il ministero nell’ultima nota riferita alla prevenzione del coronavirus: «A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro. Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto. Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio)».

Assemblee di condominio

Il Decreto Legge approvato nel Consiglio del Ministri del 23 febbraio 2020 prevede che nei Comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti adottino ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.
Una di queste misure è «la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato», prevista, tra l’altro da ordinanza regionale.
È importante segnalare che le assemblee a cui dovessero partecipare persone impossibilitate perché provenienti da zone interessate da limitazioni di movimento sarebbero comunque da evitare: la delibera dell’assemblea sarebbe probabilmente annullabile.
Il rinvio delle assemblee è consigliabile nelle regioni interessate dai provvedimenti restrittivi, quindi in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

Uso dell’ascensore

Evitare gli incontri ravvicinati significa, ad esempio, prediligere le scale all’uso dell’ascensore in condominio, a meno che non se ne possa fare a meno e, possibilmente, una persona per volta.

Imposte e sospensioni di adempimenti

Il provvedimento in arrivo che prevede agevolazioni fiscali per gli operatori economici che abbiano subìto delle conseguenze negative a causa della diffusione del coronavirus interesserà anche gli amministratori di condominio.
L’Associazione nazionale amministratori professionali di condominio (Anapic) in primis ha chiesto la sospensione del pagamento di tutte le imposte, soprattutto nelle Regioni più colpite dall’emergenza e con maggior numero di persone infette. L’associazione suggerisce alle istituzioni «che, in attesa che la situazione rientri nella norma, si sospenda e si posticipi il termine di ogni adempimento o comunicazione fiscale anche per fruire dei bonus previsti (90 per cento sulle facciate) e che nelle aree contagiate siano garantiti servizi di emergenza con squadre pronte ad intervenire in caso di necessità, riscaldamento, acqua luce e gas , in particolare per l’acquisto di viveri di prima necessità. Per la categoria degli amministratori sia confermata la sospensione di tutte le riunioni ed assemblee condominiali, fino a quando la situazione rientrerà nella normalità».
tratto da www.laleggepertutti.it del 24.02.2020